Per l’ultima giornata di Festival torniamo a Palazzo del Legato Albani con la lectio di Armando Massarenti. Il filosofo e professore auspica una riforma del Senato che includa vere competenze e saperi scientifici, e che questo possa avvenire anche nel giornalismo nella sua totalità. Conclude ricordando come il punto d’inizio per riprendersi da questo momento di crisi sia la costruzione di un sapere di base nuovo che formi la mentalità critica dei cittadini.
Giuseppe Laterza dialoga sul tema della pedagogia, dell’ascolto e della responsabilità; gli risponde Elena Stancanelli con una riflessione sulla figura dell’intellettuale, il cui compito è produrre bellezza ponendosi in rapporto reale rispetto al presente. L’editore presenta il progetto transnazionale Eutopia mentre la giornalista parla del progetto Piccoli maestri, dando il via a un dibattito sulla figura degli insegnanti moderni.
Si prosegue con l’incontro tra Giorgio Zanchini e Isabella Donfrancesco, che offre un riassunto di queste giornate attraverso le parole più usate: ascolto, responsabilità, Europa, oralità, confronto di differenze e bellezza. Si parla anche del nuovo progetto Rai Educational che unisce l’arte e la storia attraverso la narrazione concreta di capolavori.
Lella Mazzoli, Marino Sinibaldi, Alessandra Tarquini e Alessandro Zaccuri concludono la seconda edizione del Festival con ulteriori dati della ricerca con cui si era aperta la prima giornata. Dai grafici emergono i profili di quattro diversi consumatori di cultura, ridefiniti dall’impatto della rete che permette a tutti di raggiungere ogni informazione e creare comunità di interessi. Molti spunti di dialogo sono offerti dal libro Un millimetro in là. Intervista sulla cultura, tra cui il tema del progresso e il suo implicare un inevitabile cambiamento che, come ricorda Sinibaldi, non è indirizzato verso una sola direzione e con cui saremo costretti a confrontarci.
Davide Battisti e Veronica Coppo
(Scuola Holden)