8° EDIZIONE FESTIVAL DEL GIORNALISMO CULTURALE

SCIENZA, CULTURA
Passato, presente.
Lentezza, velocità.

Ottobre 2020

Italy for Movies, videogiochi come opere d’arte e arte terapia

2017-09-14 0

#BuonoaSapersi la rubrica del Festival per tenervi sempre aggiornati con le news più interessanti dal mondo della cultura, dell’arte e del patrimonio culturale.

 

Venezia 74: nasce Italy for Movies, il portale con tutte le location del cinema in Italia: È online un nuovo sito che permette di esplorare le location italiane legate al cinema. Il progetto si chiama Italy for Movies ed è stato presentato alla 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Nasce dalla sinergia tra Direzione Generale Cinema e Direzione Generale Turismo del MiBACT e l’Istituto Luce Cinecittà. Il portale non funzionerà solo da attrattiva turistica, ma aiuterà anche videomaker e cineasti a realizzare le loro opere segnalando bandi e contributi finanziari. Dario Franceschini, Ministro per i Beni e le Attività Culturali, promotore dell’iniziativa, ha dichiarato: “Abbiamo realizzato questo portale per chi vuole venire in Italia a fare film, consultare i luoghi in cui girare scene uniche come il nostro patrimonio culturale e naturalistico è in grado di offrire. È contemporaneamente un grande strumento messo a disposizione dei turisti che hanno la possibilità di conoscere i luoghi che sono stati importanti per il cinema italiano”.

 

“Realizzeremo il sistema nazionale dei musei”: parla Antonio Lampis, nuovo direttore generale dei musei italiani: Antonio Lampis è il nuovo direttore generale dei musei italiani. Uno degli obiettivi principali del nuovo direttore è la realizzazione del sistema nazionale dei musei, uno sviluppo coerente e naturale della riforma voluta dal ministro Franceschini. A proposito dell’innovazione museale, spesso un tasto dolente per la realtà italiana, Lampis ha detto: “Va certamente perfezionato il racconto museale, la contestualizzazione delle opere esposte con gli ambienti della loro provenienze e con il tessuto sociale e produttivo in cui furono concepite. Se si mira ad un’idea di museo che sia realmente polisemico, è determinante reinserire spesso le opere nel contesto sociale e economico da cui sono state tratte”. Ma leggete tutta l’intervista!

 

Le nuove frontiere dei videogiochi: Finalmente il riconoscimento culturale dei videogiochi fa un passo avanti. Grazie alla legge sul cinema e l’audiovisivo, i videogiochi sono ufficialmente ammessi tra le opere audiovisive, considerato a tutti gli effetti un prodotto culturale artistico, tutelabile dal diritto d’autore. Già nel 1988 una sentenza del Tribunale di Milano aveva considerato “il videogioco come opera appartenente alla cinematografia, riconoscendo l’importanza della componente audiovisiva dei videogiochi e il ruolo attivo del fruitore-giocatore nello sviluppo della narrazione dell’opera”. Questa valorizzazione, di sicuro, renderà più semplice sfruttare le potenzialità dei videogiochi come innovativo mezzo di comunicazione per la valorizzazione del patrimonio culturale. Un esempio è Father and Son, promosso dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Ma sono sempre di più i musei, anche italiani, che si dicono interessati allo sviluppo di giochi e app basate sulla gamification per coinvolgere maggiormente i loro pubblici, soprattutto quelli più giovani.

 

Arriva l’arte terapia per i detenuti: Nel carcere di Rovigo si è tenuto il primo esperimento di arte terapia riservata ai detenuti. I primi incontri sono stati condotti da Gianni Cagnoni, artista rodigino e dottore in Psicologia clinica. Il laboratorio, articolato in una serie di incontri settimanali che durerà sei mesi. L’arte terapia nasce in Inghilterra e negli Stati Uniti negli anni ’60 e si serve di materiali e tecniche che aiutano a “esprimere, plasmare e dare una identità precisa ai vissuti interni, sia emotivi che cognitivi, a liberare le emozioni represse favorendo il ritorno ad una vita più equilibrata”. Le attività vengono svolte in gruppo e questo permette di migliorare anche la relazione con l’altro, un requisito fondamentale soprattutto per i detenuti che aspirano a un reinserimento nella società.

 

 

 


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