Per la terza giornata di Festival, in mostra alla Spazio XX Settembre di Fano, le Graphic Novel di Origami. Una location unica, Palazzo Bambini, sul lato orientale della Piazza XX Settembre, custodisce i resti di una domus romana dell’antica Fanum Fortunae e ospiterà fino al 29 ottobre una ricca rassegna delle tavole illustrate per l’inserto culturale de La Stampa.
Origami, che ha fatto dell’illustrazione uno dei cardini della sua identità, compirà due anni il prossimo 5 novembre e festeggia il compleanno (il numero 100 del settimanale verrà presentato durante la rassegna di arte contemporanea Artissima a Torino) con questa mostra dedicata alle sue graphic novel: una selezione delle tavole, tra suggestioni, storie, racconti, reportage illustrati, che hanno accompagnato fin dall’inizio le uscite del settimanale.
Nel contesto del Festival del giornalismo culturale in cui si è parlato, tra le altre cose, anche di innovazione e rinnovamento della carta stampata, una rassegna sul giornalismo illustrato valorizza un genere — il graphic journalism appunto— che sta sempre di più appassionando e convincendo, e il successo di Origami ne è, in parte, la prova.
A presentare l’inaugurazione della mostra, Cesare Martinetti direttore di Origami ed editorialista de La Stampa e Cynthia Sgarallino, art director. «Le graphic novel sono uno dei linguaggi che Origami usa nel racconto del tema settimanale e sono anche punto di nostro orgoglio perché sono state fatte nella maggioranza da giovanissimi. Alcuni di loro sono illustratori già affermati, molti, invece, hanno pubblicato i loro disegni per la prima volta proprio su Origami e di questo ne andiamo molto fieri» spiega Martinetti. Ad illustrare la pagina s-pieghevole di questa settimana infatti, nel numero che parla del Festival del giornalismo culturale, è un ragazzo, Michelangelo Nigra, nato nel 1995 che non aveva mai pubblicato prima. «Scegliamo gli illustratori stando attenti a differenziare i vari segni, stili e tecniche, facendo in modo di restare coerenti con il tema settimanale con cui si vuole uscire» precisa Cynthia Sgarallino e aggiunge «con soddisfazione abbiamo notato come chi non la conosceva ha cominciato ad apprezzare la carta stampata, in qualche modo siamo riusciti a trasmettere ai più giovani che la carta è uno strumento comunicativo importante che fa parte del nostro patrimonio culturale e questo e, anche, da attribuire alla presenza delle graphic novel».
La mostra con le tavole di Origami si dispiega tra le suggestive arcate e i labirintici corridoi dell’area archeologica nello Spazio XX settembre e resterà visibile gratuitamente al pubblico fino al 29 ottobre prossimo.
Marta Perroni