FESTIVAL DEL GIORNALISMO CULTURALE

Edizione 2024


4-5-6 OTTOBRE 2024

PROTAGONISTE
Lo sguardo femminile
nel giornalismo culturale

URBINO

Nel passato la presenza delle donne nella stampa italiana non è stata equilibrata, e raramente ha trovato collocazione – anche se con alcune eccezioni, come quella di Matilde Serao – nelle posizioni apicali, trovando sbocchi professionali soprattutto nella stampa femminile. Oggi la situazione è cambiata e il ruolo delle giornaliste è centrale, anche se continua a ricoprire poche posizioni dirigenziali significative.

Quello su cui è interessante riflettere in questo momento, però, non è tanto cosa hanno perso le giornaliste nel passato, quanto e cosa ha perso e continua a perdere il mondo della comunicazione e, di conseguenza, la società civile, per questo ritardo nell’accesso paritario alla professione e nello svolgervi un ruolo dirigente da parte delle donne.

Per questo il festival vuole affrontare i tanti argomenti che ruotano attorno a questo tema.

Dalle modalità di comunicazione e informazione, da come si raccontano eventi politici, di cronaca così come di storia antica e contemporanea, di arte e di performance, di teatro e di cinema. Soprattutto tenendo conto della specificità dello sguardo femminile, della sua peculiare sensibilità e duttilità di pensiero, e della distanza da alcuni tratti tipici della tradizione patriarcale, come la giustificazione della violenza, comunque intesa.

Uno degli obiettivi di questa edizione è, fra gli altri, quello di portare attenzione al valore dello sguardo femminile coinvolgendo anche le generazioni più giovani attraverso un lavoro assieme agli allievi degli istituti scolastici medi e superiori. Un intervento che vuole essere anche formativo su temi ormai al centro delle riflessioni culturali.

Tutto questo grazie alle tante collaborazioni che permettono la realizzazione di questo evento ormai alla 12esima edizione

Il festival consolida il suo modello editoriale suddiviso in due parti: OFF e ON. Gli spazi OFF coinvolgeranno il pubblico in sedi diverse da quelli ON che tradizionalmente sono Palazzo Ducale di Urbino e le aule della Carlo Bo.