Laureatosi con Giulio Carlo Argan alla Sapienza di Roma nel 1967, Antonio Pinelli ha insegnato Storia dell’arte nell’Accademia di Belle Arti di Macerata (1973-75) e in quella di Roma (1975-1987). Vincitore di una cattedra di ordinario nel 1988, ha insegnato Storia dell’arte moderna all’Università di Pisa dal 1988 al 2006, per poi passare a quella di Firenze, dove ha concluso la carriera, ma continua a svolgere attività di didattica per la Scuola di Specializzazione in qualità di Professore emerito di Storia dell’arte moderna. È autore di una settantina di saggi e libri, tradotti e pubblicati in più lingue, tra i quali: La bella maniera. Artisti tra regola e licenza (Einaudi, 1993); Nel segno di Giano. Passato e futuro nell’arte europea tra Sette e Ottocento (Carocci, 2000); La bellezza impura. Arte e politica nell’Italia del Rinascimento (Laterza, 2004); La storia dell’arte: istruzioni per l’uso, (Laterza, 2009) e Souvenir. L’industria dell’antico e il Grand Tour a Roma (Laterza, 2010). È noto al grande pubblico anche per l’intensa attività divulgativa nelle pagine culturali de “Il Messaggero” (dal 1980 al 1996) e di “Repubblica” (per cui scrive tuttora).